Archivi categoria: recensioni

Ancora recensioni per CREMONE

Sono anni e anni che questi guastatori capitolini danno fuoco alle polveri, ma qui trattasi di ristampa imperdibile. Anno 1989: Tiziana Lo Conte sembra Antonella Ruggiero versione Cage, il gruppo fa un avant pop che, se fosse arrivato alle alte sfere, avrebbe rivoluzionato le classifiche italiane. D’altronde—in piena filosofia Gronge—il disco più accessibile non poteva che essere introvabile. Ora che si trova, però, non fate lo stesso errore con gli altri dischi del loro catalogo, ci perdete voi.

 

http://www.vice.com/it/read/recensioni-a9n5

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DOLCI RICORDI su ROCKIT

http://www.rockit.it/recensione/22438/gronge-dolci-ricordi

“Ascoltateli i Gronge, se non li conoscete informatevi, ne vala la pena. Sono attuali ed insieme totalmente fuori posto. Provate con quest’album, se vi piace, andate a ritroso, di cose da dire ne hanno sempre avute e vi godrete uno spaccato al veleno dell’Italia negli ultimi 30 anni.”

Ancora un’altra recensione per il CREMONE

http://www.erbadellastrega.it/_NewSite/articolo.php?mcat=4&cat=24&art=2976

I Gronge erano avanti anni luce. E come tutti i precursori, non sono stati capiti all’epoca, sono stati saccheggiati in seguito e non hanno mai raccolto davvero quello che meritavano.

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Nuova recensione per “DOLCI RICORDI” su Kathodik

[…]
L’ironia e il sarcasmo nelle mani dei Gronge diventano armi di distruzione di massa che niente lasciano intatto, com’è giusto che sia in questo maledetto paese.

[…]

http://www.kathodik.it/modules.php?name=Reviews&rop=showcontent&id=5379

Recensione di “Cremone Gigante” su Ondarock!!!

Ascoltando i pezzi che scorrono nella tracklist, si ha la viva impressione che nulla sia come loro grazie a un sound schizzato e nervoso quanto melodico, sperimentale quanto accessibile, senza che nessuna canzone faccia perdere colpi o tensione e con una Tiziana Lo Conte al canto che è pura personalità e carisma.

Le copie sono solo 999, il sentito consiglio è quello di recuperare “XXX Cremone Gigante Per Soli Adulti” il prima possibile.

Gianluca Polverari

http://www.ondarock.it/recensioni/2013_gronge_cremone.htm

recensione del nostro live a Macerata del 6 giugno insieme alla Fuzz Orchestra

[…]I primi a scuotere i muri di Filosofia sono i Gronge, storico gruppo di Roma che dal 1985 fracassa palchi con il loro techno/punk/cabaret: così amano presentarsi. Tra i primi, assieme ai torinesi Franti, a mettersi in gioco autoproducendosi, sono dei rumoristi nati, tra esibizioni teatrali e dissacrazione dall’accento romanaccio. L’elettronica martellante e ipnotica spinge sulla ritmica di un basso instancabile: voce, batteria, chitarra e l’armamentario per campionamento. La gente è timida e rigida solo per poco, poi il palco è accerchiato da gente che cerca di capire la loro ironia vomitata a slogan e, allo stesso tempo, continua a ballare. Una danza a singhiozzi quella dei Gronge, una poesia urlata e raccattata dalle strade, dagli allucinati dei tempi che corrono, o che non scorrono più. E’ un nichilismo interpretato e diretto, che passa attraverso le pieghe infette della realtà, il tutto accompagnato da un grottesca visione dell’inevitabile, come La morte va di moda. “Che strani che sono” ripete qualcuno e strano sia, come voce fuori dal coro, come sguardo gettato agli angoli bui di quello che è dato per scontato. Del resto, da una band che ha intitolato un suo album Senile Agitation con gentile e non troppo nascosta dedica a Giovanni Lindo Ferretti, non potete mica aspettarvi i ritornelli che vi propinano a Sanremo.[…]

di Elisa des Dorides

http://adamomagazine.wordpress.com/2013/06/08/detonazioni-musicali-alluniversita-di-filosofia-con-fuzz-orchestra-e-gronge/